martedì 26 luglio 2011

Ole miste dal mare :D

Z. tracanna una bottiglia di vino rosso durante la mia ora di lezione.

L'alunno M. mangia in classe emettendo suoni di approvazione per il cibo ingerito.

L'alunno T. distribuisce vodka in classe a pagamento.

... e dulcis in fundo:
Gli alunni D. e K. vengono momentaneamente allontanati dalla classe dopo ripetuti inviti a smettere di imitare il rituale d'accoppiamento del gallo cedrone.

giovedì 21 luglio 2011

Ola n.10

La classe, con la scusa che i prezzi del paninaro sono aumentati, cucina pasta e pesto prtando pentolame, piatti e fornelletto da campeggio.

mercoledì 20 luglio 2011

Ola n.9

L’alunno F. viene sorpreso a copiare da alcuni foglietti passatigli da M.; si giustifica dicendo che i pizzini gli servono per gestire la sua cosca e che M. è sotto la sua protezione.

martedì 19 luglio 2011

Ola n.8

Gentili genitori, vi invito a riflettere sul fatto che con cadenza quindicinale vostro figlio G. è assente di lunedì e giustifica regolarmente scrivendo: "Riposo trasferta ultrà".

domenica 17 luglio 2011

Ola n.7

Dubito che C. sia stato assente per peste bubbonica nei giorni 4, 5 e 6.

sabato 16 luglio 2011

Ola n.6

A. tenta di sottrarsi all’interrogazione di matematica simulando prima allucinazioni e poi autismo.

venerdì 15 luglio 2011

Ola n.5

Lo studente D. giustifica le assenze dei giorni 15, 16, 27 e 18 aprile dicendo di aver avuto una gravidanza isterica.

giovedì 14 luglio 2011

Ormai mi sono fissata: "Cosa ti aspetti da me?"

Non sono mai stato un uomo tranquillo. Ho vissuto spesso nell'inquietudine, nel tormento esistenziale, nel disagio a volte. E anche nelle cose più semplici, quotidiane, sono stato sempre insofferente. Insofferente alle attese, alle code nei negozi, alla lentezza, di tutti i tipi, soprattutto quella mentale. Ho sempre provato nella mia vita, chissà perchè, un sottile senso di non appartenenza, ovunque fossi, in qualsiasi situazione mi trovassi, fosse stata perfino una cena tra amici, magari solo per qualche istante mi sentivo fuori posto. Figuariamoci adesso. No, non posso dire di essere stato un uomo in pace con se stesso, ma questo non ha mai rappresentato un problema per me. "Prima di star bene con gli altri devi imparare a star bene con te stesso", si dice. Può darsi, può darsi che a causa di questo mio malessere interiore abbia coltivato, e devo dire con sottile piacere, una certa tendenza alla misantropia. D'altra parte quelli che stanno bene con se stessi io non li sopporto, non li ho mai sopportati, sono sempre un po' coglioni. Tanto tempo fa ho detto ad un tizio, un nostro vicino di casa in Italia: "Lei starà bene con se stesso ma io non sto bene con lei perchè lei è un imbecille". Ci avevano invitato a cena, lui e la moglie, poco tempo dopo il trasloco definitivo dall'Inghilterra; credo rientrasse nei doveri di buon vicinato. E questo tizio, con la sua ostentata serenità, che tra l'altro gli dava una vaga espressione bovina, nel breve arco di una cena mi era diventato insostenibile. E così, quando se n'era uscito dicendo non ricordo a quale proposito che lui stava bene con se stesso, non gliel'avevo fatta più, ero sbottato e gli avevo detto quelle precise parole. Karen non mi ha parlato per una settimana, il mio vicino per sempre.

Ola n.4

L’alunno S. non rientra in classe dal bagno per motivi di oroscopo sfavorevole.

mercoledì 13 luglio 2011

Ola n.3

R. chiede di poter uscire dalla classe perchè il discorso dell’insegnante non la interessa.

martedì 12 luglio 2011

Ola n.2

L’alunno giustifica l’assenza del giorno precedente scrivendo: "Credevo fosse domenica".

lunedì 11 luglio 2011

"La classe fa la Ola mentre spiego", John Beer

Ho deciso di inaugurare una nuova rubrica, per non far prendere una piega troppo deprimente a questo blog visto il tenore delle mie ultime letture :p Da ora in poi, a prescindere dal fatto che abbia trovato o meno un brano di qualche libro particolarmente rappresentativo, ci sarà un post del giorno: una delle note disciplinari più pazze d'Italia :)

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L’alunno F. si presenta in classe con un ritardo improponibile sostenendo di aver fatto tale ritardo per motivi di vento contrario.

Sempre "Cosa ti aspetti da me?"

No, Dio non esiste, perchè se esiste un dio che consente il dolore del mondo come effetto collaterale della sua conoscenza - se pure la contropartita è la nostra libertà - è un dio difficile da accettare, soprattutto per me che ho pagato sulla mia pelle. E nessuno mi dica che l'agire di Dio è inafferrabile e misterioso, che sta al di là di tutte le idee di giustizia che si possono avere su di lui, perchè non posso accettare nemmeno questo. Sono disposto, anche se con grande disagio, a sopportare la mia sofferenza e quella degli altri, anche quando sembra accanirsi, ma non sono disposto ad accettare la sofferenza dei bambini nascondendomi dietro alle imperscrutabili ragioni dell'agire divino. E' facile vedere Dio nella bellezza della natura o nella perfezione delle dinamiche cosmiche, ma allora lo si dovrebbe vedere anche nelle putride discariche di Calcutta, o in certe camere d'albergo a Bangkok. Lo si dovrebbe vedere, certo, ma io non lo vedo. E pensare che c'è stato un tempo in cui l'ho pregato, Dio, gli ho chiesto di salvare David. Non l'ha fatto. No, mi dispiace, io non ci casco, o Dio interviene sempre, per tutti, o non interviene mai. Ma visto che non interviene sempre allora vuol dire che non lo fa mai, oppure, come è molto più logico pensare, che no c'è. Ce lo siamo inventato noi, prima della ruota, e si è rivelato molto più utile.

Tutti si affannano a cercare il senso delle cose, ma l'Universo è un sistema fisico, che scopo o fine ci può mai essere in un sistema fisico? la Fisica spiega se stessa, purchè non si cerchi qualcosa o qualcuno che spieghi la fisica. Nessuno può spiegarlo perchè, come diceva Platone, la fisica è Dio. Oggi ha assunto la forma dell'Universo, ma c'era già prima del Big Bang e c'è sempre stata. Se tornassimo indietro di venti miliardi di anni e guardassimo oltre l'orizzonte degli eventi la potremmo vedere, potremmo vedere un paesaggio inconcepibile dove lo spazio e il tempo implodono in un cono di gravità che li polverizza, dove le differenza si assottigliano fino a diventare uguali, dove gli opposti si avvicinano fino a diventare unici. Potremmo vedere il vuoto che si è compresso fino a diventare un punto, che conteneva tutto l'Universo e dal quale è esploso il Big Bang. Il vuoto! Non Dio, e neppure il nulla, perchè il nulla è niente e niente potrebbe nascere dal nulla, mentre il vuoto è pieno di Fisica. E' nel vuoto che si nasconde la fisica più violenta. Altra fisica, naturalmente, inaccessibile da questo Universo, ma che per esistere non ha bisogno di nessuno che la crei, non di più, almeno, di colui che avrebbe dovuto crearla. Noi siamo una fluttuazione del vuoto.

Oggi Dio non lo cerco più. Qui dentro non c'è di sicuro.