martedì 3 maggio 2011

Il cavaliere inesistente

Quel polverone vide Rambaldo che correva a piedi a cercarla e le gridò: "Dove vai, dove vai, Bradamante, io son qui, per te, e tu vai via!" con quella testarda indignazione di chi è innamorato e vuol dire: "Son qui, giovane, carico d’amore, come può il mio amore non piacerle, cosa mai vuole costei che non mi prende, che non mi ama, cosa può volere di più di quel che io sento di poterle e di doverle dare?" e così imperversa e non si dà ragione e a un certo punto l’innamoramento di lei è pure innamoramento di sè, di sè innamorato di lei, è innamoramento di cosa potrebbero essere insieme, e non sono. E in questa furia Rambaldo correva alla sua tenda, preparava cavallo armi bisacce, partiva anch’egli, perchè la guerra la combatti bene solo se tra le punte delle lance intravedi una bocca di donna, e tutto, le ferite il polverone l’odore dei cavalli, non ha sapore che di quel sorriso.




3 commenti:

  1. hai inparato a mettere le foto! che carinaaaa... :P

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  2. pezzo spettacolare, all'interno del turpiloquiare folle, agitato e passionale di calvino.. mmmh dopo questa io e te potremmo andare veramente d'accordo, mi sa!

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  3. Calvino sì che può permettersi di fregarsene di punteggiatura e sintassi!

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